Nuovo Colleggio del Garante Privacy

Sono stati eletti all’unanimità il Presidente, Prof. Pasquale Stanzione e il Vicepresidente dell’Autorità la Prof.ssa Ginevra Cerrina Feroni.

Si è riunito oggi, 29 Luglio 2020, il nuovo Colleggio del Garante Privacy al completo nella sua nuova composizione, presenti: la Prof.ssa Ginevra Cerrina Feroni, il Dott. Agostino Ghiglia, il Dott.Guido Scorza, il Prof. Pasquale Stanzione.

Il nuovo Colleggio del Garante Privacy, dopo essere stato eletto lo scorso 14 luglio dai due rami del Parlamento, sì è insediato in data 29 luglio 2020 e rimarrà in carica per sette anni.

Il Prof. Pasquale Stanzione è quindi il quarto presidente del Garante per la Privacy dopo Stefano Rodotà, Francesco Pizzetti e Antonello Soro, docente di diritto privato presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Salerno e professore straordinario presso l’Università degli Studi Link Campus University di Roma, nella sua carriera è stato anche consigliere della Banca d’Italia e giudice tributario e preside della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Salerno.

La vice presidente di Stanzione, Ginevra Cerrina Feroni, anch’essa giurista, fino alla sua elezione è stata docente di diritto costituzionale italiano e comparato presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Firenze.

Nonostante la nomina parlamentare, non è mai stata una semplice ancella della politica, il Garante privacy è un’importante autorità di controllo, che in questa fase deve attuare in Italia il regolamento generale sulla protezione dei dati personali.

Come ricorda il sito di OpenPolis, basti pensare che  tra il 2014 e il 2019 l’Autorità ha prodotto 202 notizie di reato all’autorità giudiziaria e inflitto milioni di multa a Google “Street view” (1 milione di euro), a Tim per un caso di data breach risalente al 2013, a Facebook per il caso Cambridge Analytica, e perfino alla creatura dei Cinquestelle: 50mila euro all’associazione Rousseau per mancanza di adeguate misure per la protezione dei dati personali degli iscritti alla piattaforma. Pochi giorni fa ha comminato una multa di 600mila euro di multa alla banca Unicredit per un data breach che ha interessato informazioni e credenziali (nome, cognome, indirizzo, datore di lavoro, propensione al rischio) di 700mila piccoli risparmiatori.

Per verificare se la vostra azienda è in regola con il Regolamento Europeo sulla Privacy non esitate a contattarci per una prima consulenza privacy gratuita

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